Vignolo
à l'entrée du Val Grana à l'ouest de Cunéo
Portail de Saint Maurice
(PORTALE DI SAN MAURIZIO)
Saint Maurice
Madone à l'enfant du XVè
Storia
Il portale di San Maurizio deve l'intitolazione alla raffigurazione del santo martire, realizzato in affresco sul passaggio carraio di accesso ad uno dei più antichi nuclei rurali di Vignolo. Se una prima attribuzione dell'opera, riconosceva l'artista in un discepolo di Giovanni Botoneri, che aveva affrescato nel 1514 il ciclo della passione di Cristo nel Santuario di San Magno, un'attenta ricognizione sul territorio ha portato alla scoperta di altri tre affreschi affini a quello in oggetto. Il primo presso San Giuliano di Dronero testimoniato solo da fotografie) non solo svolge il medesimo tema figurativo ma rivela l'uso degli stessi cartoni, il secondo in località Gautieri, sempre a Dronero raffigura la Vergine in trono tra due santi, e l'ultimo, a Chiaberes, nella bassa valle Maira, ancora oggi visibile sulla facciata di un abitazione civile, rappresenta la Vergine col Bambino, san Maurizio in armatura e angeli ai lati e rivela una chiara affinità con i precedenti. Dal confronto si riesce a collocare l'affresco tra l'ultimo quarto del XV secolo e l'inizio del XV. L'affresco si sviluppa all'interno di una cornice architettonica ad arco rampante, che al centro ingloba una finestra ad arco acuto valorizzandone l'elegante profilo. E' un racconto a tre tempi teso ad indicare ai passanti i poteri allora vigenti: la Chiesa qui raffigurata dal volto dolce della Madre e l'Autorità sabauda, rappresentata dal suo santo protettore, il cavaliere e martire san Maurizio. A sinistra la Vergine seduta sul trono presenta il Bambino benedicente e a destra, dopo un intervallo di foglie verdi ed ocra cangiante in rosso su fondo blu, avanza sul suo destriero, in abiti da parata, San Maurizio, protettore della dinastia sabauda di cui regge lo scudo crociato. La fulgida armatura ed il curioso copricapo a pennacchio giallo, bianco, rosso sono un omaggio alla riconosciuta autorità instauratasi a Vignolo nel 1382 e riaffermata nel 1569 da Emanuele Filiberto.
Intervento:
Da una prima indagine la facciata su cui è presente l'affresco e l'androne carraio risultano compromessi da alcuni problemi statici sui quali occorre intervenire prima di operare direttamente sull'affresco.
Il Progetto comprende un primo intervento di consolidamento della parete che contiene l'apparato decorativo ed il successivo restauro degli affreschi.
A voir aussi dans le Val Grana
Biografia
Valle Grana, Una Comunata tra arte e storia, Comunita Montana Valle Grana, 2004
Paul Terremate, Tesori del Gotico, la pictura sacra nel Cuneese, 1400-1500, Edizioni L'Arciere, Dronero, 2003
@ 2003-2005 dernière mise à jour 24/04/2010
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